27 aprile 2005
KEY FINDINGS• La comunicazione diretta al
Informazione diretta al
consumatore comporta no-tevoli benefi ci, ma al tempo stesso è motivo di inquietudi-
paziente
ne e di timore per i consuma-tori, specialmente per i più
Il caso americano, il dibattito in Europa
Se confrontata alla lunga storia della Food and Drugs Administration (FDA), la mia permanenza nei ranghi di questo ente è stata certamente breve; tuttavia posso vantarmi di avere lasciato una traccia per quanto concerne la comuni-
città. La prima di esse, la città sulla
cima della collina, è un sistema sanita-
oggi viviamo più a lungo e più in salute,
la vita di pazienti disperati. All’epo-
in larga misura è grazie ai miracoli com-
piuti dai prodotti bio-farmaceutici.
li sono la nostra arma segreta. L’altra
città, invece, è la città della paura:
re all’assistenza sanitaria, della paura
l’ignoto. E, in particolare, della paura
stagione della follia, l’epoca della fede
della responsabilità, che rappresenta il
e l’epoca dell’incredulità; il periodo
vero rompicapo per l’assistenza sanita-
la primavera della speranza e l’inverno
Peter è stato Commissario Associato per le Relazioni
zi a noi; eravamo tutti diretti al cielo,
eravamo tutti diretti a quell’altra par-
dell’assistenza sanitaria l’oggetto del
queste righe, sarebbe per l’introduzio-
Comunicazioni (Chief Messa-ging Offi cer)
net, sono diventati una delle principali
Istituto Bruno Leoni – Via Bossi 1 – 10144 Torino – Italy
Tel.: (+39) 011.070.2087 – Fax: (+39) 011.437.1384 – www.brunoleoni.it – info@brunoleoni.it
i lettori di una rivista specialistica come l’American
dopo i pasti, senza assumere alcolici e, occasional-
Medical Association Journal. Oggi i consumatori dedi-
mente, avvertendo di non manovrare macchinari pe-
cano ai più recenti progressi in campo medico la stes-
santi). Non c’è che dire, i tempi cambiano.
sa attenzione con cui seguono i movimenti dei loro fondi d’investimento, auspicabilmente con più fortu-
È in un’atmosfera del genere che gli anziani di oggi
na. Le maggiori informazioni e le maggiori conoscenze
sono nati e cresciuti, si sono sposati, hanno avuto fi gli
in merito all’assistenza sanitaria permettono ai con-
e sono invecchiati. Era un’atmosfera in cui i medici
sumatori di prendere decisioni più avvedute sulle pro-
erano i guardiani della conoscenza e il cancello era
prie cure mediche e di condurre una vita più sana.
chiuso con un robusto lucchetto. Ai “bei tempi” chie-dere l’opinione di un secondo dottore era ritenuto un
La conoscenza è potere, ma è anche responsabilità.
vero e proprio affronto per il medico di famiglia.
I farmaci comportano rischi, ma anche benefi ci. Per farla breve, non viviamo in un mondo ideale e le cose
Come dice Giovenale, «Tutti desiderano possedere
sono raramente come vorremmo che fossero. E que-
la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti
sto, quando si viene a quel miracolo che è la medicina
moderna, terrorizza molte persone. Ma è poi vero che
Benvenuti nel mondo dell’assistenza sanitaria e del-
Secondo un recente sondaggio, del Ventunesimo secolo. Oggi
gli anziani sono più diffi denti all’attuale sulla sicurezza dei il morbo di Alzheimer, mentre
medicinali e apparecchi medici più sicuri, ma perché
con troppa leggerezza l’immissione di nuovi farmaci
le loro opinioni sono più negative rispetto a quelle de-
sul mercato. I tempi, come già detto, cambiano.
gli altri consumatori di prodotti sanitari? Forse perché consumano una maggiore quantità di farmaci (il che è
In effetti non stupisce che i consumatori più anziani
vero, anche se non credo che sia questo il motivo)? O è
(anzi, a dire il vero, la maggior parte dei consumatori)
forse a causa della guerra santa dichiarata dai media
siano spaventati. Il paradigma dell’assistenza medica
alle grandi case farmaceutiche (no, anche se indub-
è cambiato interamente e il cambiamento spaventa.
biamente questa crociata versa benzina sul fuoco)? O
Nel Ventunesimo secolo dobbiamo essere tutti cono-
forse per via del dibattito sul rapporto tra benefi ci e
scitori di farmaci. Oggi si pensa che le aziende far-
prezzo dei farmaci (anche in questo caso no, ma il co-
maceutiche vogliano esclusivamente fare soldi (c’è
sto delle cure mediche è una questione fondamentale
chi direbbe “stampare soldi”) anziché dedicarsi alla
negli Stati Uniti e nel resto del mondo)?
missione di favorire la sanità pubblica, consistente nella ricerca e nello sviluppo di terapie per la tutela
Forse il motivo della sfi ducia va intravisto nel fatto
della vita dei cittadini. È possibile che i responsabi-
che, fi no a non molto tempo fa, le uniche informazio-
li del marketing più accorti riescano a riconquistare
ni disponibili ai consumatori in merito ai medicinali
una certa statura morale ripresentando il settore far-
giungevano da una sola fonte: i loro medici. Peral-
maceutico come un’attività scientifi ca, piuttosto che
tro, queste informazioni si riducevano essenzialmente
commerciale e i suoi addetti come professionisti, an-
a come inghiottire le loro pastiglie (con dell’acqua,
Un ottimo punto di partenza potrebbe essere il ri-
Ciò non dovrebbe sorprendere nessuno dei presen-
pensamento dei programmi di comunicazione sanita-
ti, né chiunque conosca i rudimenti del marketing. Il
ria al consumatore. E l’aspetto positivo è che ci sareb-
motivo è che la pubblicità legittima il prodotto. Più
precisamente, la pubblicità contribuisce a ridurre il senso di vergogna che si associa a talune malattie e
Le quattro domande più impegnative sono (1) cosa
spinge le persone a parlare ai propri medici di proble-
dire; (2) a chi dirlo; (3) come dirlo e (4) chi dovreb-
mi che una volta erano ritenuti tabù, come ad esem-
be incaricarsi di diffondere la buona novella della sa-
lute. Il “cosa” è l’aspetto più ostico, giacché molte autorità sanitarie nazionali non desiderano che i loro
Altre ricerche hanno dimostrato che la correlazione
cittadini vengano a sapere dell’esistenza di farmaci
tra le spese destinate alla pubblicità diretta al consu-
sicuri ed effi caci, in quanto lo Stato non vuole esse-
matore relativa ad uno specifi co prodotto e il costo di
re costretto a pagarli. “A chi”, viceversa, è estrema-
quest’ultimo è minima, se non addirittura inesistente.
mente semplice: il messaggio sull’assistenza sanitaria
In altre parole, i marchi che spendono somme maggio-
dev’essere comunicato al più grande numero possibile
ri nella pubblicità diretta al consumatore non costano
di consumatori. Il “come” è un po’ più complicato.
necessariamente di più dei loro concorrenti che fanno
metodo esistente. E questo signifi ca che si dovrebbe
tener conto dei pro e dei contro dell’informazione di-
che seguiranno con un certo distacco e rammentate
retta al consumatore e, in particolare, della pubblici-
tà diretta. Nel settembre del 2003 la FDA ha tenuto un
Oggigiorno, negli Stati Uniti, tra il 3 e il 5 per cento
incontro pubblico della durata di due giorni sul tema
di tutte le visite all’ambulatorio di un medico vengo-
della pubblicità diretta al consumatore, allo scopo
no effettuate perché il paziente (ovverosia, la “per-
di rispondere alla domanda: «in che senso andrebbe
sona”) ha visto la pubblicità diretta di un prodotto
cambiato l’attuale metodo normativo di questo ente?»
Io facevo parte del gruppo di esperti della FDA.
Potremmo discutere all’infi nito se una percentuale
In quell’occasione abbiamo appreso molte cose in-
pari al 3-5 per cento è alta o bassa, ma credo che
teressanti. Vorrei quindi farvi partecipi di quello che
saremmo d’accordo nell’affermare che si tratti co-
abbiamo capito e parlarvi di come abbiamo agito di
munque di un numero signifi cativo. Pertanto, appro-
fondiamo un po’ queste visite ambulatoriali causata
Secondo le ricerche presentate da accademici della
Harvard Medical School e della Mayo Clinic e da orga-
Secondo i risultati delle ricerche della FDA, dei pa-
nizzazioni di consumatori quali la National Consumers
zienti che si sono fatti visitare dal proprio medico a
League, in effetti la pubblicità diretta al consumatore
causa di una pubblicità e che hanno richiesto specifi -
va a benefi cio della salute degli americani, in parti-
camente il farmaco pubblicizzato, ben l’87 per cento
colare perché induce un maggior numero di persone a
era affetto dal disturbo curato dal prodotto in que-
Ma si può affermare che ciò sia andato a vantaggio
ritiene invece che la pubblicità abbia avuto effetti
della sanità pubblica? Ha migliorato la salute degli
“abbastanza” o “molto” negativi. Il restante 28 per
americani? La risposta è “sì”, sia pure con qualche
cento, infi ne, non crede che la pubblicità diretta ab-
Secondo i medesimi studi condotti dalla FDA, poco
Dunque, abbiamo un 40 per cento positivo, il 32 per
meno di metà dei medici intervistati ha dichiarato che
cento negativo e il 28 per cento neutrale. Vi sono
le visite dovute alla pubblicità diretta al consumatore
margini di miglioramento? Certamente.
hanno prodotto una discussione più profi cua e hanno fatto sì che il paziente fosse maggiormente consape-
E dunque, in che modo l’Europa può imparare da
quanto avviene negli Stati Uniti al fi ne di realizzare forme migliori di pubblicità diretta al consumatore e
Inoltre, nel 6 per cento di questi tipo di visite, è
una regolamentazione più effi cace? Per trovare una
stata rilevata la presenza di un disturbo precedente-
soluzione, esaminiamo più a fondo il problema.
Secondo lo studio della FDA già menzionato, il 65
Perché ciò è così importante? Per il motivo che sco-
per cento dei medici ritiene che la pubblicità vista
La maggior parte dei medici a dovere il rapporto tra i bene-
Solo il 7 per cento dei medici ha affermato di avere
1999, il 56 per cento delle persone che aveva avu-
avvertito una “forte pressione” affi nché prescrivesse
to sotto mano una pubblicità di un farmaco in forma
uno specifi co farmaco di cui era stata vista la pubbli-
stampata ha dichiarato di non avere letto per nulla o
cità. Quando il gruppo di lavoro della FDA ha appro-
solo sommariamente il riassunto informativo (e a tale
fondito il signifi cato dell’espressione “forte pressio-
proposito, credo che sia ragionevole presumere che
ne”, è risultato che la vera pressione era quella posta
chi ha detto di avere solo dato una scorsa al riassunto
dai tempi. I medici vedono ormai sempre più pazienti
armati di un numero sempre maggiore di domande.
In un analogo studio condotto nel 2002, questa per-
Ma i medici ritengono che la pubblicità diretta al
centuale era salita al 73 per cento, pari ad un aumen-
consumatore favorisca la sanità pubblica? Dipende.
to del 17 per cento. Nel corso di questo medesimo lasso di tre anni, la percentuale di chi dichiarava di
Secondo lo studio della FDA, la maggior parte dei
aver letto interamente o quasi il riassunto informativo
medici ritiene che la pubblicità diretta al consuma-
relativo al farmaco è passata dal 26 al 16 per cento.
tore aumenti la consapevolezza e la partecipazione
Si tratta di valori che non è assolutamente possibile
del paziente, migliori l’osservanza delle prescrizioni
mediche e rende maggiormente profi cua la relazione tra medico e paziente.
Se vi interessano gli “spiccioli”, considerate questo
dato: nel 1999 il 3 per cento degli intervistati ha di-
Ma—e non è un “ma” da poco—solo il 40 per cen-
chiarato di non sapere neppure che vi fosse un pro-
to di essi ha affermato che la pubblicità diretta al
spetto informativo. Nel 2002 tale percentuale si era
consumatore ha avuto effetti “molto” o “abbastanza”
ridotta ad un decimo del valore precedente, passando
positivi sui loro pazienti o sull’esercizio della loro pro-
quindi allo 0,3 per cento. In altre parole, vi sono sem-
fessione. Un altro 32 per cento dei medici intervistati
pre più persone che sanno che esiste un riassunto in-
Questo è certamente vero, perché una maggiore
formativo e ve ne sono sempre meno che lo leggono.
quantità di informazioni incomprensibili è contro-producente, anti-intuitiva e contraria all’obiettivo
Questo dato è indicativo di come in questi tre anni sia
dichiarato della FDA, ossia un consumatore più infor-
mutato l’atteggiamento degli individui nei confronti
della pubblicità diretta al consumatore: in peggio.
La sapete quella del linguista, dell’oftalmologo e
Nel 1999 il 70 per cento dei pazienti si dichiarava
del consulente sanitario? Recentemente i giornali del
fortemente o abbastanza d’accordo con l’affermazio-
gruppo Knight-Ridder hanno chiesto a tre esperti in
ne: «la pubblicità dei prodotti farmaceutici mi offre
questi tre settori di recensire i riassunti informativi
abbastanza informazioni per decidere se discutere
riportati su svariate pubblicità stampate di prodotti
della cosa con il mio medico». Nel 2002 questa per-
farmaceutici. Tutti e tre hanno dichiarato che il ma-
centuale si era ridotta al 58 per cento. Non una ridu-
Audrey Riffenburg, consulente sanitario, ha applica-
Se l’informazione è potere (e lo è), questo signifi ca
to ad un riassunto una formula standard di comprensi-
che la pubblicità diretta al consumatore non concede
Le informazioni in merito ai maggiore diffi coltà—il riassunto
rischi dei farmaci sono “nascoste ha ottenuto un 17, vale a dire
University, ha esaminato un altro riassunto informati-
vo. Secondo la sua relazione, «se l’autore del riassun-
L’informazione sui rischi non è pensata, né presen-
to crede che una persona comune possa leggerlo e ca-
tata, in modo facilmente comprensibile. Attualmen-
pire quello che c’è scritto, vive su un altro pianeta».
te tali informazioni sono pensate (anche se in questo
Il dottor Gary Good, oftalmologo presso la Ohio Sta-
caso “pensate” è una parola un po’ grossa) per essere
te University, ha esaminato il medesimo prospetto in-
formativo. La sua conclusione è stata che i caratteri
La bozza di linee-guida della FDA su nuove maniere
in cui era stampato sono così piccoli e compressi che
di presentare il prospetto informativo è stata diffu-
leggere il riassunto «diventa un’impresa che ben po-
sa per contribuire a cambiare questa situazione, in
chi sarebbero disposti a compiere».
quanto “conformità” e “facilità di lettura” non devo-
Signore e signori, oggigiorno i riassunti informativi
no necessariamente escludersi a vicenda.
assomigliano un po’ al Sacro Romano Impero: non sono
E dunque, in che modo si può migliorare la pubblici-
La bozza di linee-guida della FDA mira a favorire il
Nell’annunciare la pubblicazione della bozza di li-
dibattito in modo che i riassunti informativi diventi-
nee-guida della FDA sulla pubblicità diretta al consu-
no un valido strumento sanitario, anziché un test del
matore il mio ex-capo, il dottor Mark McClellan, ha
quoziente d’intelligenza o un esame della vista.
dichiarato che, quando si parla di riassunti informativi
Se riusciremo nell’intento, i medici approveranno, i
sui farmaci, paradossalmente meno dati possono tra-
consumatori ce ne saranno grati e le aziende ne rica-
Abbiamo bisogno di una migliore pubblicità diretta al
medici, consumatori, aziende farmaceutiche e specia-
consumatore e il modo migliore per realizzare questo
listi in comunicazioni in merito a come migliorare la
scopo consiste nell’applicare le più valide scoperte
pubblicità diretta al consumatore. Più in particolare,
nelle scienze sociali per comunicare i progressi della
ho discusso del modo in cui gli addetti al marketing
possono comunicare in modo più chiaro e signifi cativo il rapporto rischi-benefi ci del farmaco pubblicizzato.
Alla FDA è la scienza che la fa da padrona. Le deci-
sioni si fondano sui fatti. Ma anche i fatti hanno bi-
La risposta che mi sono sentito dare più e più volte è
sogno di essere interpretati e questo compito viene
che la FDA ha bisogno di un serio studio che funga da
svolto con entusiasmo, valore e impegno da parte dei
pietra di paragone sulla quale basare le decisioni stra-
migliori esperti di questo ente. Ma quando si parla di
tegiche dell’ente: un protocollo socio-scientifi co, un
scienze sociali? In che modo la FDA riesce ad avvalersi
progetto di ricerca quantitativa composto da doman-
delle scienze sociali per interpretare concetti vaghi
de strutturate e chiuse e condotto su di un campione
quali ragionevole equilibrio e offerta adeguata? La
rappresentativo della popolazione degli Stati Uniti
risposta, attualmente, è che gli esperti riconoscono
per quanto riguarda provenienza geografi ca, razza,
quello che è ragionevole e adeguato, caso per caso.
sesso, età e patologia di interesse. Uno studio provvi-
Abbiamo bisogno di una luce sulle modalità più effi caci
migliore pubblicità diretta comprensibile a chi legge. Uno
al consumatore e il modo mativo scientifi camente fonda-
migliore per realizzare questo to, possibili schemi, parametri
scopo consiste nell’applicare mente importante, accrescere
le più valide scoperte nelle mento.
non si basano su di un’analisi scientifi ca del soggetto
ligente di migliorare il sistema normativo, molti dei
al quale è diretta la comunicazione, ossia del consu-
commenti “uffi ciali” sottoposti all’attenzione della
matore. Questo fatto introduce un problema impor-
FDA descrivevano in modo dettagliato quello che l’en-
tantissimo: quali sono i parametri di misura desunti
te non sapeva e, in molti casi, difendevano lo status
dalle scienze sociali, vale a dire le regole sulle quali
quo. Ma lo status quo non è una scelta fattibile, in
si deve basare la supervisione da parte degli esperti
quanto le ricerche condotte dalla stessa FDA dimo-
della pubblicità di farmaci diretta ai consumatori?
strano che l’attuale normativa in merito al prospetto informativo per la pubblicità dei farmaci non è un va-
“Meno è meglio?” è ancora una domanda sogget-
lido strumento sanitario. Se è così, come può essere
ta a condizioni. È una domanda, come ama dire la
un valido strumento commerciale? Ripeto, “confor-
FDA, che esige delle chiose. Ma le chiose necessarie
mità” e “facilità di lettura” non devono necessaria-
provengono da ricerche scientifi camente fondate su
mente escludersi a vicenda. Questa lezione è stata
come i consumatori possono capire e assimilare le in-
assimilata prima e applicata in modo più energico sul
formazioni relative ai rischi e ai benefi ci dei farmaci.
versante delle pubbliche relazioni del settore delle
Quando rivestivo l’incarico di Commissario Aggiunto
per le Relazioni Esterne per la FDA, ho viaggiato in
Conservare lo status quo è un’ipotesi morta sul na-
tutto il paese e ho parlato con gruppi di pressione,
scere, perché è una situazione antitetica alla sani-
tà pubblica, al miglioramento dell’immagine e alla
quale sia il signifi cato dell’espressione “lungo termi-
crescita commerciale. Se «il miglior consumatore è il
consumatore istruito», allora qualsiasi nazione decida di avvalersi di quello straordinario strumento di istru-
La base sulla quale deve poggiare l’assistenza sani-
zione pubblica che può essere la pubblicità necessita
taria del Ventunesimo secolo dev’essere l’istruzione
di un quadro normativo basato su fatti concreti, in
dei consumatori. L’istruzione in tema di assistenza
grado di offrire standard certi per le nostre attività
sanitaria è la Pietra di Rosetta del consumatore e le
di comunicazione rivolte ai consumatori. Quindi dob-
istituzioni politiche pubbliche possono rappresenta-
biamo fare i passi necessari per restituire scientifi cità
re i binari sui quali procedere. Sono convinto che la
collaborazione tra autorità e aziende sia la chiave e l’istruzione del consumatore rappresenti lo scopo.
L’Europa deve imparare dagli errori commessi dagli
addetti al marketing delle compagnie farmaceutiche
Se cercheremo esclusivamente di cambiare il com-
americane. In questo continente avete l’occasione di
portamento delle autorità e dei consumatori, fallire-
realizzare un sistema nel quale la pubblicità diretta al
mo. Se riusciremo a cambiare la loro mentalità, riusci-
consumatore sia pensata in parti uguali come sapiente
remo nell’intento, ma si tratta di un’impresa ardua.
strategia di comunicazione e come valido strumento
E se credete che l’istruzione dei consumatori oggi sia
di sanità pubblica. Provate a immaginare della pub-
diffi cile, aspettate di vedere come sarà domani.
blicità che informa su una malattia anziché vendere
Non sarà facile ma, come diceva Winston Churchill
un prodotto. Un’attività siffatta avrebbe una validis-
«la facilità dell’impresa è in relazione all’esperienza
sima ragion d’essere dal punto di vista del marketing:
permetterebbe un recupero di credibilità e potrebbe sostenersi nel lungo periodo.
Il progresso della pubblicità diretta al consumatore
nel Ventunesimo secolo conoscerà un punto di svolta o un capovolgimento. Nel primo caso le aziende far-maceutiche faranno proprio l’imperativo di istruire la popolazione su temi di sanità pubblica. Se vi sarà un capovolgimento, invece, politici e opinione pubblica, dopo essersela presa con la questione di rischi e be-nefi ci, inizieranno a sparare a zero sul marketing e la pubblicità mirata.
Formuliamo la domanda in altri termini: nel caso
della pubblicità diretta al consumatore, esiste la ca-pacità di pensare sul lungo periodo?
È davvero nell’interesse della pubblicità diretta al
consumatore fare sì che tale concetto sia rappresen-tato dagli spot sui problemi di erezione? È davvero nell’interesse sul lungo periodo dell’idea di pubblici-tà diretta al consumatore che un pubblico televisivo sempre più vasto debba assistere ad una lotta all’ulti-mo sangue tra Viagra, Levitra e Cialis?
Quando assistiamo a questi spettacoli, e tenendo
conto dell’acceso dibattito in tutto il mondo in me-rito al prezzo dei farmaci, è giocoforza chiedersi se qualcuno abbia dei piani a lungo termine e in tal caso
L’Istituto Bruno Leoni (IBL), intitolato al grande giurista e fi losofo torinese, nasce con l’ambizione di stimolare il dibattito pubblico, in Italia, promuovendo in modo puntuale e rigoroso un punto di vista autenticamente liberale. L’IBL intende studiare, promuovere e diffon-
dere gli ideali del mercato, della proprietà privata, e della libertà di scambio. Attraverso la pubblicazione di libri (sia di taglio acca-demico, sia divulgativi), l’organizzazione di convegni, la diffusione di articoli sulla stampa nazionale e internazionale, l’elaborazione di brevi studi e briefi ng papers, l’IBL mira ad orientare il processo decisionale, ad informare al meglio la pubblica opinione, a crescere una nuova generazione di intellettuali e studiosi sensibili alle ragioni della libertà.
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Publikationen und Kongressbeiträge Dr. Engin Osmanoglou E. Osmanoglou, M. Schmidtmann, M. Peters, J. Kneifel, B. Wiedenmann, H. Mönnikes. Fruktoseintoleranz ist bei Patienten mit Reizdarmbeschwerden in tertiären Zentren häufig: Z Gastroenterol 2001 A E. Osmanoglou, M. Schmidtmann, J. Kneifel, M. Peters, D. Bach, J. Niess, B. Wiedenmann, H. Mönnikes: Fructose intolerance is frequent in pa
Dicas para driblar o medo de falar 1) Saiba exatamente o que vai dizer no início, quase palavra por palavra, pois neste momento estará ocorrendo maior liberação da adrenalina. 2) Leve sempre um roteiro escrito com os principais passos de apresentação, mesmo que não precise dele. É só para dar mais segurança. 3) Se tiver que ler algum discurso ou mensagem, imprima o texto em