Attività di orientamento dell’operatore L’orientamento consiste in un insieme di attività volte a sostenere le persone nel formulare decisioni in merito alla loro vita (sul piano educativo, professionale e personale) e ad attuarle. Nell’ottica dell’apprendimento permanente, l’orientamento concorre a realizzare gli obiettivi fondamentali dell’autorealizzazione, della cittadinanza attiva, dell’inclusione sociale, dell’occupabilità e dell’adattabilità professionale. Lo scopo primario è lo sviluppo dell’individuo e la sua capacità di far fronte alle transizioni e, di conseguenza, quello di “preparare i giovani alla flessibilità”e di portarli ad “accettare la rivoluzione strutturale del lavoro” (De Calan 1997, p.205). Per l’obiettivo specifico di questo corso l’attività di orientamento da parte dell’operatore è mirata a far emergere nell’utente una migliore conoscenza di se stesso, del suo contesto, delle sue esperienze formative e/o professionali per costruirsi un progetto professionale e di orientamento al mercato del lavoro. Protagonista della scelta è, dunque, la persona a cui devono essere garantite competenze ed informazioni per gestire le probabili frequenti transizioni da formazione a lavoro, da lavoro a lavoro, da lavoro a formazione. L’orientatore, quindi, non si limita più ad un ruolo di selezione, di consiglio, ma contribuisce allo sviluppo della persona, al raggiungimento di un incontro tra la persona e il mondo del lavoro. Entrando nello specifico dell’attività di orientamento, esso si concretizza attraverso azioni individuali e di gruppo per definire le competenze possedute, individuare gli aspetti da rafforzare e per costruire un progetto professionale. Le attività di orientamento per l’operatore possono, quindi, comprendere:
Ascolto, informazione, sensibilizzazione
Sostegno ed accompagnamento ai personali percorsi di sviluppo formativi e
Per esplicitare in maniera esaustiva i compiti e le attività di orientamento abbiamo proposto un modello di tipologia d’azione per l’operatore in cui sono definite le attività e le azioni specifiche che consentono di guidare l’operatore nello svolgimento della propria funzione orientativa di costruzione di un percorso di opportunità occupazionale per l’utente. Il modello è stato suddiviso in cinque tipologie di servizio per l’utente che sono:
1. Servizio di accoglienza/informazione 2. Servizio di consulenza orientativa 3. Servizio di formazione orientativa 4. Servizio di preselezione 5. Servizio di accompagnamento
1) Il servizio di accoglienza/informazione comprende tutte le attività di primo approccio nei confronti dell’utente e si pone come momento di individuazione della situazione specifica dell’utente nel suo percorso di inserimento lavorativo. Questa prima fase riveste una notevole importanza, in quanto definisce le fasi successive del percorso dell’utente e dovrebbe richiedere, da parte dell’operatore, conoscenze e abilità necessarie per identificare bisogni, aspettative e possibilità dell’utente di iniziare un periodo di inserimento lavorativo. Le azioni possono essere finalizzate a:
• Favorire l’ascolto della domanda degli utenti;
• Elaborare informazioni adeguate alle esigenze manifestate dagli utenti ed ai
• Favorire l’acquisizione di informazioni da parte degli utenti per assicurare loro
la possibilità di formulare scelte motivate e consapevoli in relazione ai percorsi formativi-lavorativi (gli utenti con l’assistenza e il supporto degli operatori possono consultare schede, fascicoli e guide informative sui profili professionali, il curriculum, le tecniche per sostenere un colloquio di lavoro, le opportunità di studio, formazione e lavoro in Italia e all’estero, gli incentivi a sostegno della creazione di impresa, la normativa di riferimento sul lavoro);
• Favorire la diffusione di informazioni sulle opportunità formative e
professionali per target diversi (informazioni su tutte le offerte di lavoro disponibili sul territorio, sui corsi di formazione, sulle modalità di accesso ad un percorso di tirocinio formativo o di orientamento, sull’obbligo formativo e sulle modalità per assolverlo).
2) Il servizio di consulenza orientativa può avere la funzione di offrire consulenza personalizzata a tutti coloro che desiderano chiarirsi le idee e costruire il proprio progetto formativo o professionale. Al termine di questa fase l’utente infatti otterrà una serie di indicazioni delle sue opportunità professionali immediate e sulla loro effettiva spendibilità nel mercato del lavoro. Le azioni si realizzano attraverso colloqui individuali (colloquio “informativo orientativo ex D.Lgs. 181/00) che hanno lo scopo di:
• Fare acquisire all’utente maggiori informazioni sul mercato del lavoro, i profili
professionali, la normativa in materia di lavoro;
• Supportare e guidare l’utente in un percorso di orientamento alla scelta
• Offrire all’utente strumenti e tecniche per migliorare il proprio curriculum
vitae e per definire una strategia efficace di ricerca del lavoro.
3) Il servizio di formazione orientativa può essere finalizzato ad acquisire risorse e strumenti per la ricerca del lavoro, per cambiare lavoro o per la riqualificazione del lavoratore stesso.
Le azioni in questa fase possono essere caratterizzate da iniziative formative brevi a carattere modulare quali:
• Seminari per la ricerca di lavoro attraverso internet;
• Corsi sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro: curriculum, lettera,
autocandidatura, risposta ad annuncio, colloquio di selezione;
• Incontri con le professioni in cui, presentati nuovi profili professionali e nuove
opportunità imprenditoriali, vengono descritti i percorsi formativi e professionali più efficaci per accedervi;
• Incontri sulle forme di lavoro tipiche, dall’interinale alle borse lavoro, dai
lavori socialmente utili ai tirocini formativi, dai piani d’inserimento professionale alle collaborazioni coordinate e continuative, dai contratti in partecipazione alle partite iva;
• Seminari su “sapere minimo d’impresa” per aspiranti imprenditori.
L’operatore in questa fase può inoltre:
• Redigere il bilancio di competenze per recuperare e ricostruire tutte le
capacità che l’utente possiede, anche quando sono state sviluppate in contesti professionali e sociali diversi, oppure quando non sono documentabili (fare l’inventario delle competenze professionali possedute serve a capire come utilizzarle per trovare o per cambiare lavoro);
• progettare e gestire tirocini per adolescenti, giovani, adulti, finalizzati a
favorire l’inserimento lavorativo, a far acquisire nuove competenze attraverso un periodo di permanenza in azienda e ad agevolare le scelte professionali.
4) Il servizio di preselezione risulta essere una fase importante per favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro e deve essere erogato secondo le seguenti modalità:
• colloqui individuali con utenti -su appuntamento- con analisi dell’esperienza
formativa e professionale ed acquisizione della disponibilità al lavoro;
• inserimento nella banca dati di preselezione;
• segnalazione alle aziende dei nominativi dei candidati e dei relativi curricula
secondo i modi e i tempi concordati dal Centro per l’Impiego con l’azienda (individuazione delle aziende disponibili ad accogliere tirocinanti, stesura del progetto, adempimento delle pratiche amministrative).
5) Il servizio di accompagnamento costituisce l’ultima fase di questo modello e comprende diverse attività e azioni mediante le quali l’operatore supporta l’utente in specifiche fasi del suo processo di inserimento lavorativo o di accompagnamento e sostegno del candidato in stage, al fine di monitorare il suo percorso di crescita formativa e/o professionale.
Le attività che si realizzano in questa fase possono comprendere:
• sostegno alla ricerca del lavoro sia individuale che di gruppo • laboratori di ricerca attiva del lavoro
• accompagnamento nell’organizzazione e nello svolgimento di tirocini
• sostegno all’inserimento (anche per le utenze svantaggiate)
• monitoraggio costante dell’andamento degli stage. (coordinamento e
Attività di tutoraggio svolte dall’operatore
Il tutoraggio costituisce un’attività determinante per valorizzare e monitorare l’inserimento lavorativo o in stage del candidato e per raggiungere tale scopo sia i Centri per l’Impiego che le aziende ospitanti garantiscono la presenza di un tutor che ha la funzione di agevolare il tirocinante nello svolgimento dell’esperienza lavorativa, guidarlo e accompagnarlo in modo da consentire il pieno raggiungimento dell’obiettivo formativo. Il punto critico è quello di progettare l’inserimento lavorativo o in stage come una situazione di apprendimento in cui i contesti di lavoro acquisiscano una valenza formativa per l’utente. A tal fine il tutor del Centro per l’Impiego dovrebbe porsi nell’ottica di verificare:
• quali sono gli obiettivi dell’inserimento
• quali sono le condizioni che facilitano gli obiettivi
• come vengono valutate le attività/competenze
Più nello specifico, il tutor del Centro per l’Impiego dovrebbe svolgere una funzione di orientamento, sostegno e monitoraggio a partire dalla richiesta di attivazione del tirocinio fino al termine dello stesso, sorvegliando sul buon andamento del tirocinio e monitorando costantemente l’esperienza. In particolare dovrebbe occuparsi di:
• contattare telefonicamente l’aspirante tirocinante per verificare la sua
effettiva disponibilità a svolgere il tirocinio e le sue conoscenze dello strumento;
• illustrare, tramite un colloquio pre-tirocinio, le norme che regolano lo
• informare il tirocinante sui doveri e i diritti che sorgono con la firma del
• offrire il proprio supporto durante il periodo di tirocinio per qualunque
• verificare la correttezza del progetto formativo rispetto alle caratteristiche
del percorso formativo da svolgere e assicurarsi della serietà, delle motivazioni e dell’impegno sia dello stagista che dell’azienda;
• definire alcuni aspetti operativi dello stage, come l’individuazione del
periodo e degli orari relativi allo stage;
• monitorare continuamente lo svolgimento dello stage per risolvere possibili
incomprensioni o insoddisfazioni da parte dell’azienda o dello stagista;
• aver cura, al termine del tirocinio, di archiviare presso l’ente promotore il
dossier personale (raccolta di documenti relativi al soggetto prodotti e compilati nell’arco dell’intero percorso: schede d’iscrizione, schede compilate nella fase orientativa, copia del progetto di tirocinio e delle schede di valutazione dell’azienda, copia delle schede di rilevamento e del questionario di follow up).
Tirocinio formativo e di orientamento- D.M. 142/98 Scheda di verifica e Monitoraggio a cura del Tirocinante
Al fine di verificare i risultati dell’esperienza di tirocinio, la preghiamo di rispondere alle seguenti domande: Nome e Cognome……………………………………………. Età……………………………………………………………. Indirizzo…………………………. Telefono……………………………. Condizione precedente all’inserimento in tirocinio:
Azienda ospitante……………………………………
Sede del tirocinio……………………………………
Periodo di svolgimento: dal………… al……………
Proroga: dal………………… Al……………………
Area/reparto di inserimento in azienda…………….
………………………………………………………
Il tirocinio ha previsto momenti di teoria:
E’ stato rilasciato un attestato al termine del tirocinio:
Ha avuto precedenti esperienze di tirocinio:
si per quanto tempo………………………………….
soddisfatto dell’esperienza E’ stato seguito con
obiettivo professionale Eventuali osservazioni: ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. Nel ringraziarla per la collaborazione la preghiamo di inviare questa scheda in busta chiusa al tutor del Centro per l’Impiego al seguente indirizzo:
1. What is a change in the number of entire chromosome sets called?a. Aneuploidyb. Euploidyc. Monosomyd. Trisomye. Deficiency2. What is an individual with only one set (n) of chromosomes called?a. Triploidb. Monosomicc. Trisomicd. Haploide. Polyploid3. Bread wheat is an allohexaploid. What is its most likely origin?a. Tripling the original diploid number by use of colchicineb. Crossing with o
GUTSY Newsletter Issue 9 – North Wales and West Cheshire Summer GUTSY News GUTSY is jointly organised by healthcare staff and a small steering group of GUTSY members. Many of the Steering Group have been trained by Macmillan in listening and responding skills. You can anything you would like to discuss at the meetings. You can find more information